Nel mondo degli animali i colori sono impiegati in modo sensato, per raggiungere scopi ben determinati.
Le loro costruzioni hanno l’aspetto materico e cromatico dell’ambiente che li circonda al fine di rimanere il più a lungo possibile nascoste agli aggressori. Allo stesso modo, il colore del loro mantello o del loro piumaggio risponde a caratteristiche mimetiche o di richiamo sessuale.
Se osserviamo una farfalla nascosta sulla corteccia di un albero, vediamo che il disegno delle sue ali si confonde con la texture del fondo; le campiture saranno di dimensioni grossomodo simili rispetto a quest’ultimo. Questo principio vale per tutti gli animali che si “disegnano” per essere criptici; alcuni di essi, come le sogliole, hanno la capacità di ridisegnarsi continuamente, in base al fondo sul quale si trovano.
Molti animali d’inverno diventano candidi come la neve e d’estate bruni come la terra: granchi, pesci, rettili, insetti imitano il pattern dello sfondo, sia esso sabbia, ghiaia, corteccia, fogliame, ecc.
Chiameremo questa proprietà mimetica: compatibilità dei patterns.
L’occhio associa ciò che è uguale:
– l’oggetto diventa come lo sfondo, schiacciato su di esso;
– l’oggetto e lo sfondo hanno lo stesso pattern: si integrano;
– il colore è identico.

Senza dubbio, il colore produce anche effetti sulla percezione delle forme: esse possono avere un’esistenza autonoma come oggetti o come astratta delimitazione di uno spazio o di una superficie, mentre il colore no, in quanto dipende dalla forma e non può esistere senza di essa.
Nell’uomo l’osservazione cromatica dà luogo a un’elementare esperienza sensoriale che contiene importanti componenti psicologiche ed artistiche: si tratta di reazioni fisiche e psichiche.
La vista dei colori stimola le nostre associazioni; ad essi possiamo attribuire caratteristiche legate alla sensazione di caldo e di freddo, di eccitamento o di rilassamento; possono suscitare aggressività o remissività.
Possono, inoltre, stimolare il nostro senso estetico (che comunque varia da individuo a individuo ed è in costante trasformazione) e indurre impressioni armoniche e di consonanza.